COMUNICATO STAMPA
Venezia, 14 aprile 2025. Si è conclusa con successo la giornata di convegni ospitati oggi nel Padiglione Italia all’Expo 2025 Osaka, che ha visto Venezia al centro di dibattiti e presentazioni su cultura, innovazione e sostenibilità, coordinati dal direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria.
La giornata è iniziata con il panel sul “Sistema Cultura Venezia”, un incontro dedicato, in particolare, al ruolo della cultura come motore di sviluppo per il territorio, con l’intervento di Mariacristina Gribaudi, Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, di Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica della Fondazione Musei Civici di Venezia, che ha ripercorso il programma 2025 dei Musei Civici tra progetti espositivi inaugurati e di prossima apertura, interventi di valorizzazione, incontri, attività, di Vincenzo Antonio Marinese, Presidente Fondazione di Venezia, e Serena Bertolucci, Direttore Museo M9, che hanno raccontato le attività della Fondazione a favore delle persone e del territorio negli ultimi trent’anni e il Museo M9 come progetto di rigenerazione urbana oltre che un museo e un luogo di confronto per le nuove generazioni.
Fondazione Musei Civici di Venezia è tra i protagonisti del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka, dove espone una selezione preziosa e simbolica di opere e manufatti, provenienti dalle collezioni dei Musei: Tra i pezzi esposti anche il modello del Bucintoro custodito al Museo Correr, la nave di rappresentanza del Doge, che per secoli ha solcato le acque della laguna come simbolo del potere politico e della gloria della Serenissima. Una presenza carismatica che restituisce l’immagine di una Venezia al culmine della sua influenza. Insieme il leone alato, emblema di San Marco, scolpito con la spada e il libro aperto, incarna i valori fondanti della Repubblica: giustizia, forza e sapienza, il simbolo che da secoli accompagna l’identità di Venezia. A completare il percorso, una marsina d’epoca proveniente dal Museo di Palazzo Mocenigo, elegante abito dell’aristocrazia veneziana, che racconta attraverso le sue linee e i suoi ricami l’estetica raffinata e la dimensione sociale della Venezia settecentesca. Insieme al vetro di Murano e al broccato veneziano, questi elementi mettono in luce la straordinaria capacità artigianale della città, di ieri e di oggi, frutto di una tradizione che ha saputo tramandare nei secoli senza mai perdere autenticità, rigenerandosi con nuove forme di espressione.
A seguire, la Camera di Commercio Industria e Artigianato di Venezia e Rovigo, in collaborazione con AEPE Venezia, l’Ente Bilaterale Turismo di Venezia e la Città Metropolitana di Venezia, ha presentato “Venezia Rovigo culla delle eccellenze. Un racconto del territorio tra immagini e sapori”. L’evento ha offerto ai partecipanti un viaggio sensoriale attraverso le tradizioni enogastronomiche e culturali delle due province, rafforzando l’immagine di un territorio ricco di storia e innovazione.
Un viaggio tra cultura, tradizioni enogastronomiche (grazie alla presenza di Roberto Leonardi, vicepresidente associazione Cuochi di Venezia e componente del team Venezia Chef) e suggestioni visive, volto a rafforzare i legami internazionali e a valorizzare il saper fare locale in un contesto globale.
Due le videoproduzioni presentate, rispettivamente, “Venezia Rovigo culla delle eccellenze – Un racconto del territorio tra immagini e sapori” per l’Ente camerale e “We are all part of the same story” per la Città Metropolitana di Venezia, che hanno preceduto il coinvolgimento del pubblico in un appassionato dialogo sulle ricette della tradizione veneziana, condotto dalla narratrice Chiara Pesce (Ente Bilaterale Turismo di Venezia) insieme allo chef Roberto Leonardi, Vicepresidente associazione Cuochi di Venezia e componente del team Venezia Chef (AEPE), con un finale dedicato alla degustazione in Expo dei più rinomati cicchetti veneziani.
È stata poi la volta di H-FARM che ha condotto una sessione sulle frontiere dell’intelligenza artificiale, esplorando le ultime innovazioni e il loro impatto sul tessuto economico e sociale. In Giappone è quindi approdata la “Rinascenza: un nuovo umanesimo nell’era dell’AI”, una nuova epoca culturale in cui tecnologia, contenuti e relazioni umane si intrecciano in modo armonico. Questa visione si concretizza a partire dal progetto Talk to the Maestro, presentato nello spazio dedicato alla città di Venezia. A introdurre questo nuovo umanesimo sono stati Riccardo Donadon, fondatore di H-FARM, che ha raccontato l’evoluzione di un Campus unico nel suo genere, un luogo nato per educare e ispirare le nuove generazioni, insieme a Davide Bartolucci (SHADO) che ha mostrato come le identità intelligenti possano generare esperienze relazionali inedite, a partire proprio dal Maestro e dal framework narrativo che lo ha reso possibile. A chiudere questa sessione è stato un ospite d’eccezione, lo chef Luca Fantin (Bulgari Tokyo), con un racconto emozionale sul cibo quale forma di cultura viva, capace di generare connessioni profonde anche nell’epoca della velocità digitale.
Nel pomeriggio, a concludere il panel di incontri, si è tenuto il convegno “Laguna, portualità, sostenibilità”. L’appuntamento ha riunito autorevoli rappresentanti delle istituzioni, della ricerca, dell’impresa e della governance del territorio, per un confronto sul futuro sostenibile dell’area lagunare veneziana e sulla sua interconnessione strategica con le dinamiche portuali, industriali e ambientali.
Sono intervenuti Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Giovanni Zarotti, General manager del Consorzio Venezia Nuova, Mirco Viotto, Vicepresidente di Confindustria Veneto Est, Alessandro Costa, Direttore Generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità.
L’incontro intendeva offrire una visione integrata su alcuni assi fondamentali per il futuro di Venezia: la gestione sostenibile della laguna, un ecosistema delicato e unico al mondo, da salvaguardare attraverso interventi di ingegneria ambientale, tutela paesaggistica e adattamento ai cambiamenti climatici; il ruolo del porto come hub economico e logistico, ponte tra Europa e Asia, motore di sviluppo e innovazione, sempre più orientato verso la transizione energetica e la digitalizzazione; la sinergia tra istituzioni, mondo produttivo e ricerca, per costruire un modello di governance territoriale che faccia di Venezia un laboratorio internazionale di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“È un grande onore rappresentare le imprese industriali di Venezia e di tutta Confindustria Veneto Est in occasione dell’inaugurazione del Padiglione Italia di Expo Osaka 2025 – ha aggiunto Mirco Viotto, Vicepresidente di Confindustria Veneto Est per il territorio di Venezia – Si tratta di un evento mondiale che guarda al futuro sostenibile del pianeta che vede in Venezia un esempio emblematico. Ne è un esempio il MoSe, il sistema di dighe mobili che consente di proteggere Venezia dalle maree e dalle acque alte. Ma non solo, in ambito industriale, sono stati realizzati in questi anni impianti per la chimica e l’energia di assoluta eccellenza internazionale per innovazione e sostenibilità. Tutte soluzioni altamente innovative e all’avanguardia che si sono rese possibili grazie al know how, alla flessibilità del nostro sistema economico. Un valore aggiunto ottimizzato dalla capacità di fare sistema tra imprese, istituzioni locali e nazionali, università, centri di ricerca e con tutta la comunità che qui vive e lavora. In questa sfida alla Venezia storica, impareggiabile per storia e bellezza si collega l’area vicina, un territorio “imprenditivo”, baricentrico in Europa e “ponte” naturale tra Oriente e Occidente. Essere veneziani e veneti ci porta a guardare avanti in chiave di sostenibilità, ambientale, sociale ed economica. Il nostro impegno in Confindustria Veneto Est è sviluppare un nuovo equilibrio tra impresa, lavoro e territorio, valorizzando un ambiente e una città che sono patrimonio e risorsa per tutto il mondo”.
Ad illustrare il funzionamento delle barriere protettive è stato Giovanni Zarotti, General Manager del Consorzio Venezia Nuova, che ha spiegato il sistema Mose nei suoi aspetti più innovativi, sottolineandone la complessità e l’eccellenza tecnologica e il fatto che Venezia oggi non solo è protetta dalle acque alte e dagli effetti dei cambiamenti climatici, ma è anche titolare di un know-how di assoluta eccellenza, grazie a un vastissimo sistema di conoscenze e competenze multidisciplinari, che ne fa un punto di riferimento per altri Paesi impegnati nella protezione del proprio territorio.
“L’Expo di Osaka – ha affermato Zarotti – è stata un’importante occasione per presentare e condividere la soluzione ideata, ingegnerizzata e realizzata dall’Italia per proteggere un patrimonio che è tra i più preziosi per l’intera umanità: Venezia e la sua Laguna. Il Mose è stato pensato per assicurare l’efficacia della protezione del territorio contemperandola con le esigenze di tutela del delicato contesto in cui si colloca, certamente un’esperienza di cui tener conto in contesti analoghi”.
Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ha invece ricordato che “La laguna e il porto sono due elementi inscindibili della storia e dell’identità di Venezia, ma oggi rappresentano anche una sfida di modernità e responsabilità: dobbiamo saper coniugare competitività e salvaguardia, innovazione e tutela, sviluppo e resilienza”.
“Raccontare a Expo 2025 la portualità lagunare come parte del sistema Venezia, delle sue eccellenze e, in particolare, delle innovazioni che consentiranno di rendere possibile e sostenibile lo sviluppo di questo territorio è un’opportunità promozionale straordinaria che, come Autorità di Sistema Portuale, abbiamo voluto cogliere” ha aggiunto Di Blasio.
Alessandro Costa, direttore generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità – Venice Sustainability Foundation (VSF) ha ricordato che la Fondazione è nata con l’obiettivo di contribuire alla sostenibilità del territorio veneziano, promuovendo un modello integrato di sviluppo, capace di coniugare virtuosamente le dimensioni ambientali, economiche, sociali e culturali.
“Siamo a Osaka per raccontare il significato e le attività di VSF – un unicum nel panorama nazionale e internazionale – ha affermato – Uno strumento al servizio della sostenibilità dello sviluppo, che si distingue per l’approccio multidisciplinare e per la capacità di attivare reti, favorendo il dialogo tra
realtà locali e globali, grazie all’attivazione di un partenariato pubblico e privato ad ampio spettro”. “L’obiettivo – ha proseguito Costa – è fare di Venezia un punto di riferimento globale, capace di integrare sviluppo economico, tutela ambientale a favore della qualità della vita. Ora che il MOSE garantisce per i prossimi decenni la protezione fisica della città e della laguna dall’innalzamento del mare, ci è consentito progettare un futuro basato sui principi dello sviluppo sostenibile. VSF nasce proprio con questo scopo: contribuire ad accelerare le transizioni ambientale, economica e sociale, accompagnando il territorio in un percorso di trasformazione compatibile con le sue capacità di carico. La partecipazione al World Expo di Osaka rappresenta un’importante occasione per condividere questa visione e per presentare, in un contesto internazionale, il nostro impegno a costruire un modello di sviluppo sostenibile fondato su collaborazione, azione progettuale e visione di lungo periodo”.
La giornata ha confermato il ruolo di Venezia come ponte tra tradizione e futuro, evidenziando il suo impegno nel promuovere dialoghi costruttivi su temi globali e nel valorizzare le proprie eccellenze in contesti internazionali.
Domani, martedì 15 aprile, in occasione della seconda Giornata Nazionale del Made in Italy, si terrà a Osaka un incontro dedicato al Salone Nautico di Venezia, eccellenza del settore e vetrina internazionale dell’industria nautica italiana. Sarà l’occasione per raccontare il valore strategico del Salone nella promozione del Made in Italy, tra innovazione, sostenibilità e tradizione marinara. Ad intervenire saranno Morris Ceron, direttore generale del Comune di Venezia, e Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela spa e del Salone Nautico. Sono previsti i saluti istituzionali di Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, e Filippo Manara, Console Generale d’Italia in Giappone.
Allegati:
Expo Osaka Venezia – Polles.jpeg (153,3 KB)
Expo Osaka Venezia 2.jpg (192,2 KB)
Expo Osaka Venezia – Zanotti.jpg (140,1 KB)
Expo Osaka Venezia – Marinese.jpeg (138,6 KB)
Expo Osaka Venezia – Vattani.jpeg (153,4 KB)
Expo Osaka Venezia.jpeg (74,5 KB)
Expo Osaka Venezia 3.jpg (120,4 KB)
Expo Osaka Venezia – Viotto 4.jpg (745,6 KB)
Expo Osaka Venezia- Di Blasio.jpg (141,8 KB)
Expo Osaka Venezia – Viotto 2.jpg (175,1 KB)
Expo Osaka Venezia – Viotto 3.jpg (125,9 KB)
Expo Osaka Venezia 2 – Viotto.jpg (151,7 KB)
Expo Osaka Venezia – Gribaudi.jpg (210,3 KB)
Expo Osaka Venezia – Marinese 2.jpg (212,2 KB)